Liceo Classico XXVI Febbraio di Aosta

 
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Scuola ottimale

Scuola che lascia una grande cultura e una maturità non indifferente. Assolutamente consigliata.

Classe frequentata
III liceo
Punti di forza della scuola
Il liceo classico di Aosta è una scuola sicuramente estremamente interessante: il percorso di studi intrapreso è un approfondimento della ricerca del passato e dello sviluppo nel corso dei secoli. Le materie studiate sono molto coinvolgenti ed intriganti. I docenti sono nel complesso ben preparati e sono in grado di arricchire il bagaglio culturale degli alunni con passione costante.
Punti deboli della scuola
La scuola è denotata, anche dalle altre recensioni, dalla totale assenza di laboratori e dalla struttura arcaica: penso che sia inaccettabile che in uno dei migliori licei classici italiani non vi sia un proiettore all’interno delle aule didattiche. Si presentano pochissime attrezzature tecnologiche (neanche di ultima generazione): a parer mio per poter affrontare argomenti di simile portata è giusto incrementare gli strumenti a disposizione degli studenti. Le scale di valutazione, inoltre, evitano spesso che gli alunni possano arrivare all’eccellenza (ho sempre finito con la media dell’otto e mezzo ma non sono mai stata in grado di prendere un voto di elaborazione scritta superiore all’otto a causa della mancanza di originalità nonostante le mie produzioni fossero impeccabili).
Commenti sui professori
Professori preparati non indifferentemente, anche se talvolta alcuni non utilizzano un sistema di valutazione completamente imparziale.
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Non è tutto oro quel che luccica...

La scuola si presenta in una location che è più che adatta ad ospitare la tipologia di istruzione che il Liceo Classico dovrebbe fornire. Il problema a mio avviso è rappresentato dagli insegnanti, troppo morbosamente attaccati al programma da svolgere ed impegnati a verificare l'apprendimento piuttosto che a concentrare l'attenzione degli studenti sui punti salienti di ciò che dovrebbero imparare. Le materie di indirizzo hanno, come è giusto che sia, un peso rilevante sulla mole di studio, ma forse in certi casi troppa rispetto all'importanza che ricoprono nella vita quotidiana del futuro diplomato. 
Insomma, non è possibile che dopo cinque anni di università ci si ricordi della terza declinazione e si dimentichino le opere di Michelangelo (e dopo un sondaggio con ex compagni di classe, la sensazione è comune, forse sintomo che qualcosa è stato spinto all'eccesso)! Poi non è tutto negativo, però la colpa dell'abbandono scolastico è quasi totalmente determinata dall'influenza negativa di alcuni insegnanti e non certo dal gruppo classe

Classe frequentata
Liceo ad opzione bilingue vecchio ordinamento
Punti di forza della scuola
Buona preparazione per le materie umanistiche. Le materie scientifiche purtroppo passano letteralmente in secondo piano, nonostante la bontà degli insegnanti del ramo scientifico.
Gentilezza di tutto il personale ATA.
Atelier di italiano e di francese (per percorso bilingue pre-riforma, al ginnasio)
Partecipazione ad incontri formativi utili durante il percorso scolastico.
Stage lavorativo (spero esista ancora) orientativo per il futuro dopo il diploma.
Punti deboli della scuola
Scarsa preparazione di alcuni docenti non tanto nella conoscenza degli argomenti, ma per i principi basilari della didattica (sembrerà strano, ma è così); non è concepibile che non vi siano pause tra due moduli consecutivi, che vi siano prolungamenti delle interrogazioni oltre le ore di lezione (intervallo, ore di altre lezioni, addirittura pomeriggi per completare il "giro")!
Edificio che andrebbe leggermente rivisto e riorganizzato per evitare troppe succursali.
Laboratorio di chimica inesistente (una volta c'era, al piano terra, ma è stato rimosso), inglobato in quello di fisica piuttosto vecchiotto.
Commenti sui professori
Docenti di lettere e affini: mi sono già espressa con i punti deboli della scuola.
Docenti di materie scientifiche: purtroppo assumono un ruolo secondario (e pensare che qualcuno aveva persino pensato di accorpare matematica e fisica al triennio per un totale di 4 ore, facendo perdere, ovviamente, un'ora di matematica e senza considerare gli stravolgimenti di cattedra, ma mi fermo qui) e dovrebbero acquisire una rilevanza maggiore.
Docenti di inglese, francese e storia dell'arte: da elogiare perché sono tra i pochi che si fanno rispettare e offrono una buona preparazione, ma senza esagerare.
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Ne vale la pena?

Quando mi sono iscritto al liceo classico di Aosta ero un normale ragazzo appena uscito dalle scuola medie: con tanta voglia di crescere e di imparare. Ho sempre studiato molto e non ho mai avuto problemi di voti: amavo studiare e non mi faceva paura l'impegno. Eppure, dopo la quarta ginnasio, la mia autostima è crollata. Nonostante lo sforzo, nonostante le ore di studio ESAGERATE, i risultati non erano mai all'altezza delle aspettative e, soprattutto, dell'impegno. I professori non mi incoraggiavano, al contrario: più volte ho percepito in loro la totale mancanza di stima nei miei confronti. Ho trascorso 5 anni della mia adolescenza a lavorare sempre di più, ma con sempre meno convinzione. La mia serenità, il mio amore per lo studio: evaporati. Al termine del percorso ero stremato: era ormai consolidata in me la convinzione che non sarei mai riuscito a combinare nulla di buono nella vita e le mie ambizioni, ormai, non esistevano più. Ero davvero convinto che non sarei mai riuscito a fare l'università, che sarei sempre stato costretto a faticare per non raggiungere nemmeno la metà degli obiettivi prefissati. Eppure, durante il mio percorso universitario, sono rinato! Ho riscoperto il piacere dello studio, ma soprattutto, ho riacquistato la mia autostima. Ora ho appena conseguito la laurea nell'ambito che più amo e sono finalmente realizzato. Questa è la mia esperienza personale, non deve necessariamente essere presa come generalizzazione. Personalmente non credo che, avendo la possibilità di tornare indietro nel tempo, mi iscriverei nuovamente a questa scuola. Ho imparato tanto, non lo nego, sia a livello di preparazione scolastica, sia a livello di crescita personale. Ma non credo che avrei mai il cuore di far vivere quello che ho vissuto io ai miei figli, sia pure in vista di "formarli" alla vita. Preferisco insegnare loro che il fuoco brucia senza permettere che si scottino. Utopia? Può essere. Ma la domanda sorge spontanea: ne vale la pena?

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Valutazione da genitore

I ragazzi si annullano nella scuola e si perdono molto della loro adolescenza... a che scopo tutto ciò? Senso critico particolarmente sviluppato? Mah, il mio si è sviluppato tantissimo studiando fisica al tecnico industriale (sebbene poi abbia avuto una professione "tipica" di chi avrebbe dovuto aver fatto il classico!).

Classe frequentata
ultimo anno
Punti di forza della scuola
Sono davvero pochi i bocciati in percentuale, sia che ciò dipenda dagli insegnanti che seguono bene gli alunni, sia che ciò dipenda da un'autoselezione a priori; sta di fatto che la statistica gli è, in questo senso, molto favorevole.
Punti deboli della scuola
Beh, è veramente vecchia: nello stile, negli scarsi e scadenti laboratori, nelle materie, nell'idea che solo da lì possano provenire le future classi dirigenti, nella convinzione che per far medicina o giurisprudenza sia assolutamente la scuola "giusta". A mio avviso non vale la pena rovinare l'adolescenza alla propria prole. Devi studiare molto, ma sono materie davvero "secondarie" per la preparazione di un giovane di oggi e degne di un corso universitario specifico.
Commenti sui professori
Hanno il lavoro facilitato dall'autoselezione iniziale degli allievi: i più difficili di loro scartano la scuola a priori.
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