Dettagli Recensione

 
Scuole di Bergamo
Voto medio 
 
3.0
Insegnamento 
 
3.0
Laboratori 
 
3.0
Ambiente 
 
3.0

Ricordi belli, ricordi brutti

Mi iscrissi al liceo Sarpi nel 1971, frequentavo la I^A. Prima abitavo a Pordenone (dove avevo frequentato senza particolari difficoltà il ginnasio) ma per il lavoro di mio padre ci trasferimmo a Bergamo. Ero molto triste perchè avevo dovuto lasciare la mia città, la mia casa, i miei amici e i miei parenti. Devo dire che al Sarpi non mi trovai molto bene per una serie di motivi: a Pordenone avevo ricevuto una preparazione inferiore rispetto ai miei compagni, ma gli insegnanti non fecero nulla per aiutarmi a recuperare le lacune; i compagni non erano male ma mi ci volle del tempo per socializzare (a quei tempi eravamo tutti meno spigliati rispetto ai giovani di oggi); gli studenti erano piuttosto politicizzati mentre io non ero abituata a parlare di politica, perchè a Pordenone gli studenti erano meno impegnati politicamente; io parlavo con l'accento veneto e i miei compagni un po' mi prendevano in giro; mi mancavano i miei amici di Pordenone e, non dimentichiamolo, ero un'adolescente. Cercai di integrarmi e in parte ci riuscii, ma non ce la feci con la scuola: il secondo anno fui bocciata a settembre. Per me fu un'esperienza molto triste ma devo dire che mi servì a capire che nella vita quando si incontra un problema bisogna rimboccarsi le maniche e fare di tutto per superarlo. Me ne andai dal Sarpi e recuperai l'anno perso facendo l'esame di maturità da privatista (in una scuola statale) portando due anni in uno. Ce la feci perchè al Sarpi,con grandi fatiche, avevo però imparato a studiare. L'insegnante di latino ci aveva abituati a fare le traduzioni senza il vocabolario, per cui la traduzione della maturità, potendo usare il vocabolario, fu per me una passeggiata. Le ore passate sui libri a studiare gli autori latini e greci poi fecero si che all'università di lingue riuscii a fare tre esami di latino senza nessuna difficoltà. Ricordo ancora con piacere molti pezzi di Tibullo, Orazio, Catullo ecc. a memoria,per cui posso dire che al Sarpi ho imparato molto e, soprattutto, che ho imparato a studiare. Cosa rimprovero ai miei insegnanti di allora? Semplicemente di essere stati poco umani nei confronti di una ragazza in difficoltà. Con questo non voglio assolutamente dire che non avrebbero dovuto bocciarmi, ma solo che avrebbero potuto aiutarmi di più a recuperare le lacune e ad ambientarmi in una scuola un po' troppo difficile per me. Oggi sono un'insegnante di inglese, amo il mio lavoro e cerco di farlo seriamente; dagli alunni pretendo ma cerco anche di volere loro un po' di bene. Quest'anno il caso ha voluto che mi capitasse come alunna una ragazza di Bergamo che si è traferita a Pordenone (dove vivo ora) ed ha più o meno la stessa età di quando io mi sono traferita a Bergamo. Io cercherò in tutti i modi di farla stare bene a scuola perchè non soffra come ho sofferto io allora. Cosa posso dire per concludere? Qual'è il sentimento che provo oggi nei confronti del liceo Sarpi? Odi et amo. Quare id faciam fortasse requiris. Nescio sed fieri sentio et excrucior.

Classe frequentata
I^ e II^ liceo anni 1971/72 e 1972/73
Punti di forza della scuola
Era un ambiente culturalmente molto stimolante.
Punti deboli della scuola
Gli insegnanti non facevano nulla per recuperare gli alunni che avevano difficoltà.
Commenti sui professori
Erano molto preparati, ma alcuni di loro non sapevano comunicare le loro conoscenze. Una insegnante che ricordo con piacere perchè era gentile, spiegava in modo chiaro e si impegnava molto era la professoressa di filosofia. Si chiamava Pistoni e ricordo che abitava vicino alla scuola.
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Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Chiara
17 Mag, 2023
Bellissimo commento.
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