Dettagli Recensione

Voto medio 
 
2.7
Insegnamento 
 
5.0
Laboratori 
 
1.0
Ambiente 
 
2.0

Caro vecchio Dante

Mi sono diplomato nel biennio '64- '65. In classe eravamo oltre in trenta, i maschi tutti in giacca e cravatta e le compagne in grembiule (i pantaloni per loro erano ben lungi da essere indossati). Una premessa: esiste (e non so se l'esperienza è poi continuata nel tempo) l'Annuario del Dante edito nel 1966, ove si può leggere la storia del Dante dalla sua fondazione sino al '65 e ove si trovano molte foto di classi diplomate negli anni anzidetti. Parlerò dei compagni di scuola, di alcuni professori e della scuola in sè. I professori che voglio indicare con i loro cognomi erano persone e insegnanti indimenticabili. IL professore (non prof. per carità), di latino e greco Vincenzo Lapicirella, attivo esponente della Resistenza Partigiana in Roma e poi, nel periodo post bellico, Assessore al Comune, tant'è che al 13 Km. della Via Aurelia gli è stata intitolata una strada (vai su WIKIPEDIA per maggiori informazioni), un grande Signore, fumava le Alfa, una sigaretta pestifera, che se si aveva la sventura di essere interrogati accanto alla catterada - seguito dell'estrazione dei numeretti della tombola che teneva in un sacchetto e che corrispondevano al tuo numero del registro di classe - si rischiava l'asfissia e lo svenimento. Il grande Ansaldi alias "cirillo", il quale in prima liceo, assieme ad altri due compagni di classe, mi rinviò a settembre solo in storia dell'arte. se si tiene conto che storia dell'arte era considerata alla stessa stregua della Religione,allora obbligatoria,ci si può rendere conto di come sono cambiati i tempi!IL prof. Cavicchi, storia e filosofia, altro personaggio di enorme statura.In tre anni di liceo non ha mai interrogato, promuoveva tutti senza discriminazioni.Era veramente sprecato come professore di liceo, sarebbe stato un ottimo e notevole docente universitario. IL Passamonti,ginnastica, a me particolarmente caro,aveva una grande affezione nei miei confronti, anche perchè ero, come si diceva all'epoca, il palleggiatore e alzatore della squadra del Dante, in pratica il regista, con la quale nel 1963 conquistammo il titolo di campioni provinciali studenteschi, mentre l'anno successivo il secondo posto. La Caselli, matematica, una originale, un giorno ti amava, il giorno dopo ti strapazzava. Erano altri tempi. gli insegnanti davano del Lei e altrettanto a loro gli studenti. Le sospensioni e le note sul registro di classe, accompagnati dai genitori il giorno dopo,si sprecavano, anche solo per manifestazioni che oggi passerebbero inosservati.Erano altri tempi i favolosi anni '60. Avevamo valori sia in noi stessi, nella famiglia e nella società che oggi vedo in gran parte perduti.Avevamo speranza che una volta smessi gli studi avremmo trovato lavoro,cosa che almeno la mia generazione,credo,abbia Merola realizzato. Nalla mia classe, oltre al sottoscritto ex avvocato in pensione, l'avv. Pompei, numerosi medici, un ambasciatore Ecc. Merola, un giornalista della RAI Paolo Cantore eccetera. La scuola era fatiscente, ma aveva un suo fascino di vecchia signora un po' in disarmo, che ancora oggi ricordo con amore e nostalgia. Un'ultima annotazione: in quegli anni nello stesso edificio vi era anche la scuola media Dante Alighieri, che anch'essa è stata da me in precedenza frequentata. Concludo con un caro pensiero ai miei ex compagni di scuola e ai professori che mi hanno indirizzato, avviato e accompagnato durante i miei migliori anni di vita. A tutti ancora presenti e a coloro che ci hanno lasciato.
Paolo.

Classe frequentata
ginnasio-liceo sez.A
Punti di forza della scuola
Insegnamento.
Punti deboli della scuola
Fatiscente, specialmente i servizi igienici.
Commenti sui professori
Nella quasi totalità, eccezionali.
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