Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione Colombatto di Torino
Recensione Utenti
Scadente
Da ex allieva (anno 2014) ho notato difficoltà nel rapportarsi con gli allievi, scarsa capacità nel dialogo e poca volontà nell'aiutare le persone in difficoltà, o persone che pur non essendolo lo sono diventate. La mia esperienza mi ha segnato molto, ho dovuto pagare uno psicologo e fare i conti con la scarsa autostima. La attuale preside è sempre inizialmente disponibile, successivamente cerca di filtrare le richieste e talvolta ignorarle.
Ci tengo a precisare che i miei anni migliori li ho passati tra quelle mura, tra bigliettini sotto ai banchi (e non lo nego), note sul libretto, festicciole in classe l'ultimo giorno di scuola, e tantissimi altri bei ricordi, ma resta il fatto che, soprattutto negli ultimi due anni, si è affermata una politica di valutazione a livello personale e non professionale, atteggiamento che porta “sempre” ad annullare la buona volontà dei ragazzi e crea, nei soggetti più deboli, una ulteriore difficoltà a formare carattere e principi morali rivolti ad ottenere risultati grazie ai propri meriti ed alle proprie capacità e non grazie alla simpatia dei propri superiori. A vostro figlio dedicheranno cene importanti se riuscirà ad ottenere un 10 nella materia dell'indirizzo da lui scelto (sala, cucina, ricevimento)! Però tutto questo succederà solo se l'insegnante sarà un vostro caro amico d'infanzia eo di lavoro! Non pensiate che un figlio di commercialista o di qualsiasi altro lavoratore, riesca ad ottenere voti e commenti positivi nell'indirizzo da lui scelto.
Tutto ciò che ho scritto è basato su mie esperienze e non solo purtroppo non come ve la presentano, siamo sorridenti in divisa belli ed eleganti solo per mascherare il resto. Diffidate di una buona parte di quello che viene detto.
Il Colombatto
Consiglio ai genitori di mandare i loro figli all'IPPSAR solo se hanno come figli dei geni o dei robots. Non vi fidate di quello che vi raccontano negli incontri iniziali. Le ore di laboratorio e di pratica sono pochissime rispetto alle ore di teoria, durante la quali tra l'altro, per via del numero elevatissimo di allievi che compongono le singole classi, solo se si è dotati di superpoteri, è possibile seguire le lezioni, che si traducono in un vero caos. Quindi, a mio parere l'Istituto in questione dovrebbe essere ridimensionato per numeri, poichè si tratta di tirar fuori ad ogni anno, oltre alle tasse d'iscrizione, 200 euro di contributo di laboratorio, oltre alle divise, quando di laboratorio gli allievi ne vedono ben poco e solo ai più bravi è consentito fare pratica. I ragazzi di 14-15 anni andrebbero motivati e non avviliti con frasi del tipo, non sei buono a nulla, puoi solo lavare i piatti. Di scene del genere ne vediamo già a sufficienza nei numerosi contest culinari televisivi; l'educazione per me è un'altra cosa.
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