Dettagli Recensione

Voto medio 
 
3.3
Insegnamento 
 
5.0
Laboratori 
 
1.0
Ambiente 
 
4.0

Ricordi di un passato ed auguri per i giovani

Mah ! Credo che la scuola per Geometri abbia fatto il suo tempo perché consegna un titolo abilitativo inflazionato, con pochi sbocchi nel lavoro, con competenze legali sempre più ridotte, per la valorizzazione di altre professioni tecniche ad opera di normative approvate, si direbbe ad hoc, aventi ad oggetto le perizie geologiche, la stabilità in caso di eventi sismici, l'acustica negli edifici, gli impianti elettrici e riscaldamento, la sicurezza sui luoghi di lavoro, la classificazione energetica degli immobili in caso di trasferimento, ecc. ecc.
Gli Istituti per Geometri dovrebbero essere aboliti ed istituiti corsi di specializzazione riconosciuti in campo europeo.-
Che ci va a fare un geometra all'estero dove il suo diploma non trova equipollenza?
Già, ora in Italia, solo per spostare una finestra, deve affidarsi ad un ingegnere per il rispetto della normativa sismica; se poi gli viene affidato l'incarico di progettare un piccolo edificio residenziale, deve proporre al cliente la nomina di un ingegnere, un geologo, un esperto in acustica, un tecnico abilitato alla progettazione degli impianti elettrici e riscaldamento, citofonici, televisivi, un progettista per la sicurezza, ed in certi casi anche un architetto per la stesura di un piano di recupero, ecc. ecc.-
Ormai sono in pensione, dopo 53 anni di libera professione, e forse ho colto l'era migliore.
Auguri a tutti.

Classe frequentata
tutte, dalla 1a alla 5a
Punti di forza della scuola
L'interesse verso una professione tecnica, ai miei tempi - anni 55-60 - era in ascesa; i ragionieri erano in soprannumero nella società civile ed a Milano facevano i bigliettai sui mezzi pubblici.- I geometri, invece, avevano maggiori possibilità di lavoro perché giuridicamente le loro competenze spaziavano dal campo delle costruzioni, alla topografia, alla supervisione e programmazione agricola, alle valutazioni di immobile ed aziende agricole, ed altro ancora.- Per questo la selezione agli esami di stato era rigida: ne volete una prova ? Fui bocciato in educazione fisica.- I lavativi -ero uno di quelli- non erano tollerati.- Chi studiava promuoveva gli altri venivano bloccati; non c'era il 6 politico o la sufficienza di gruppo, ma una secco e meritato 2 ed arrivederci ad un altro anno.-
Ma il rilascio del diploma dopo un corso di studi al Toniolo, equivaleva ad una decorazione sul campo per gli allievi, ed era una garanzia per i datori di lavori, pubblici o privati.- Ed i due anni di tirocinio obbligatorio parevano inutili.
Punti deboli della scuola
Materie tecniche insegnate nelle quattro mura e poca attività didattica pratica a cielo aperto; strumenti inavvicinabili per gli studenti per evitare il rischio di danneggiarli e quindi quasi oggetti misteriosi; posso dire di averli conosciuti dopo il diploma, e mi hanno fatto compagnia per 50 anni.
Commenti sui professori
Sotto il profilo didattico tanto di "chapeau"; chi amava studiare non poteva ottenerne di migliori: ing. Itto Nelli, Giampaoli, Tarabusi, Martelli, ing. Lippi che quando insegnava la topografia ci incantava, la rendeva così di facile comprensione e suscitava una tale attenzione alla sua esposizione che l'elaborazione delle formule matematiche, anche nei passaggi più complessi, sembrava un fatto ovvio, e ti domandavi: "ma che c'è da studiare" ? Tutto qui ?.- Ed oggi mi domando arrangiando il Manzoni, senza voler far torti ad alcuno: "chissà quando una simile orma di piè mortale a calpestar verrà".-
Trascorsi decenni dall'abilitazione, ricordo volentieri quegli insegnanti per la loro umanità e per il rispetto per noi studenti che contraccambiavamo volentieri.-
Sono e siamo stati fortunati a trovarli sulla nostra strada.
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