Liceo Artistico Pier Luigi Nervi di Ravenna
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3 recensioni
BUONO
in generale la scuola è ottima, ben organizzata e bella strutturalmente.
inoltre, strutturalmente, la scuola è ben fatta.
La migliore scelta che potessi fare
A differenza del commento precedente, io, una volta arrivata all'università, mi sono resa conto della fortuna che ho avuto frequentando il liceo artistico di Ravenna.
Ho continuato i miei studi grafici presso un'Università Italiana rinomata, alla quale sono potuta accedere grazie al bagaglio culturale acquisto durante i 5 anni di liceo.
A mio rammarico mi sono subito accorta dell'enorme differenza di trattamento a livello umano tra il liceo e il mondo universitario: in quest'ultimo vieni visto solo come un numero, all'artistico ho avuto invece il piacere di incontrare professionisti appassionati delle materie insegnate, in primis ho adorato l'unicità, l'umiltà, la professionalità e la dolcezza della professoressa Valletta e ho sentito terribilmente la mancanza dell'insegnamento (seppur a volte duro) della professoressa di storia dell'arte De Palma.
A distanza di alcuni anni mi scappa ancora un sorriso malinconico ripensando ai fantastici anni passati al liceo artistico, che consiglio vivamente a tutti quanti.
Debora (Ex V CS)
- Locazione
- Possibilità di cambio ad ogni ora
- Possibilità di fare laboratori creativi che incrementano i crediti scolastici
- Ambiente familiare, accogliente e rassicurante.
- Poche ore di storia dell'arte (che arrivati in quinta abbiamo dovuto saltare gran parte del programma per mancanza di tempo).
Ricominciare dalle fondamenta.
Da ricostruire tutto, dalla presidenza all'insegnamento agli studenti.
Amaramente pentito.
La locazione storica.
Inoltre l'educazione non è neanche considerata un valore: ho sentito dare della "putt*na" ad una prof. di storia dell'arte a poche settimane dall'esame di Stato.
Oggi, che studio all'università, mi vergognerei ad ammettere che provengo da quella scuola. Tutto quello che so credo di averlo imparato studiando autonomamente da libri non scolastici trovati in biblioteca, contando solo sulla voglia di imparare.
Una professoressa di storia-lettere, che attualmente insegna nella sede distaccata, ha dimostrato in più occasioni di essere totalmente incapace nell'effettuare una banalissima ricerca storiografica, sostenendo tesi da leggenda-metropolitana contro documenti ufficiali riportati nelle opere di autori come De Luna o Mieli.
Ciò non toglie che siano passati da quelle cattedre professori degni di stima, che avrebbero sicuramente meritato di insegnare in una scuola decente.
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