Istituto Tecnico Commerciale A. Diaz di Napoli
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I ricordi del mitico Diaz
La scuola del cuore
Non abbandonate la scuola, che resterà il punto di riferimento della Vostra adolescenza, segno del cambiamento e del passato tecnico.
Necessitiamo di una scuola al centro storico più tecnologica, ma oggi la tecnologia deve essere leggera e WL.
Auspico il suo risorgimento grazie alle idee dei tanti che la portano nel cuore.
OTTIMA
TUTTO BELLO!! ERA LA GIOVENTU'!.. BELLISSIMI RICORDI!!!!
1983...
La struttura cadeva a pezzi, non c'erano attrezzature, palestra vecchia e sporca, laboratori assenti.. E' vero che stiamo parlando del lontano 1983, non so quindi ora come sia diventata.... Begli anni però.. bei ricordi.
Ex alunno del diurno
Da secoli, la Scuola ha dato i natali alle menti illustri che hanno fatto del nostro Paese il simbolo della cultura e del sapere anche all’Estero.
Da qualche tempo a questa parte, però, la Scuola come Istituzione ha subìto un declino così precipitoso che le ha fatto perdere il prestigio ed il valore di cui andavamo fieri.
In particolare a Napoli, nell’Istituto Tecnico Commerciale A. Diaz di via Tribunali, ho avuto modo di constatare in modo tangibile sulla pelle lo stato di abbandono in cui versa il sistema scolastico, a partire dal gradino più basso fino ad arrivare al vertice della piramide istituzionale ed organizzativa.
Ci si lamenta molto spesso del grado di ignoranza di noi ragazzi, del fatto che la Scuola (quella con la lettera maiuscola) non esiste più, che noi ragazzi non siamo sufficientemente motivati e non abbiamo voglia di studiare... ma ci si è mai chiesti quale sia la radice del problema?
In primis, risulta alquanto improbabile che un ragazzo possa seguire un percorso formativo e culturale quando i suoi insegnanti si assentano con una frequenza settimanale tale da non consentire un continuum nella preparazione scolastica.
Addirittura, nel corso dell’anno scolastico si sono resi necessari ben due interventi della Digos a causa della mancanza di personale!
Si è giunti al paradosso quando una mattina il cancello dell’Istituto era chiuso alle 08.15 e noi abbiamo protestato per far valere i nostri diritti.
Che dire degli insegnanti, che arrivano metodicamente in ritardo, o che lasciano noi da soli per svolgere attività che esulano da quella scolastica?
Il docente è una figura di riferimento che dovrebbe dare il buon esempio ai proprio a noi alunni!
Come si può giustificare il comportamento di chi utilizza metodi diseducativi, riversando su di loro le proprie frustrazioni sottoponendoli ad una tensione tale da indurre i soggetti psicologicamente più deboli alla perdita dell’autostima?
Lo studio è un elemento fondamentale nella crescita di noi ragazzi in età adolescenziale e post adolescenziale, pertanto, non si può interrompere il cammino educativo degli alunni quando gli insegnanti antepongono le proprie esigenze personali, assentandosi frequentemente sia che si tratti di insegnanti invalidi, sia che si tratti di docenti che fanno dell’insegnamento un semplice il lavoro.
Arrivando al vertice della piramide, anche qui i problemi non mancano.
La persona preposta alla Vicepresidenza si è dimostrata in più di un’occasione inadeguata al ruolo che ricopre.
Mentre la persona addetta alla Presidenza quale reggente è quasi sempre assente in quanto, avendo la titolarità presso altro Istituto, cerca di anteporre gli interessi di quest’ultimo.
Indubbiamente, la situazione è precipitata a seguito del pensionamento del precedente Dirigente Scolastico, che era sempre riuscito a mantenere il pugno fermo della situazione.
Perfino la nostra sicurezza può essere messa in discussione! Non avendo un bar o un distributore all’interno dell’Istituto, può accadere che ci si rechi al di fuori per provvedere all’acquisto anche di una semplice bottiglietta d’acqua!
Non si riesce davvero a comprendere come uno degli Istituti più importanti e prestigiosi di Napoli abbia subito un simile declino, perdendo un notevole numero di iscritti, molti dei quali preferiscono di gran lunga frequentare il corso serale, dove sono seguiti da un corpo docenti preparato ed in grado di rispondere alle loro esigenze.
Con l’augurio che la presente segnalazione non passi inosservata, ma che sia spunto di riflessione per le Autorità che ci auguriamo prendano i provvedimenti più opportuni per fare in modo che l’“Istituto Tecnico Commerciale A. Diaz” ritorni ad essere il fiore all’occhiello della Scuola partenopea.
Ex alunno del diurno
Il migliore istituto tecnico in Napoli
Presi il mio diploma nel 1961. Anche se sono passati tanti anni, questo per me resta il miglior ITC della città partenopea.
Professoressa di chimica indimenticabile
Complessivamente buono, tranne gli episodi di cui sopra, anche se poi i lavori che ho fatto erano tutt'altro.
ragioniere
sono fiero di essermi diplomato nel 1962 con professori ottimi in ragioneria,chimica,stenografia,lettere (severissimo Prof.Tedesco),spagnolo e francese.
Grazie
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