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Liceo Tasso-il mio unico anno
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ARTICOLO CORRIERE DELLA SERA
Il liceo di via sicilia
Studenti, fuga dal Tasso
I motivi dell'abbandono: ansia e brutti voti. I genitori hanno avviato un censimento per capire le motivazioniil liceo di via sicilia
ROMA - Ansia da prestazione, insufficienze, frustrazione, crollo dell'autostima. Scaduto venerdì scorso il termine ultimo per trasferirsi da una scuola all'altra, è un esodo dalle scuole superiori, soprattutto dai licei classici, dove la media del quattro affolla dispettosamente trimestri e pagellini. Al celebre liceo Tasso di via Sicilia, si contano i «caduti», soprattutto al ginnasio, con una media di circa 5 per classe, ma fughe massicce si registrano anche al liceo dove, in una prima, sono «scappati» in dieci. La preside, Letizia Terrinoni, ammette: «sì, abbiamo avuto 25 studenti in più dello scorso anno che hanno lasciato la scuola, ma i motivi possono essere diversi e bisognerebbe analizzare anche in quale momento i ragazzi si sono spostati: trasferimenti di casa, di città, errata scelta del corso di studi all'inizio dell'anno».
Studenti nei corridoi del Tasso (Jpeg)
I genitori comunque sono preoccupati e qualche giorno fa, il comitato che riunisce i loro rappresentanti nei consigli di classe, ha avviato un censimento per capire in quanti effettivamente hanno lasciato il liceo e quali siano le reali motivazioni. «Mio figlio non è certo un genio - racconta Francesca, mamma di Paolo che domani ricomincerà il primo classico in una scuola privata - ma è un ragazzo serio, che s'impegna, che ha creato un buon rapporto con i compagni. Purtroppo viveva in un continuo stato d'ansia perché gli insegnanti, non hanno mai apprezzato i suoi sforzi ma sempre sottolineato le mancanze. E nel momento in cui, Paolo e altri compagni hanno deciso di andare via, la preside ha precisato frettolosamente che questa è una scuola per i più meritevoli e, per tenere alto il livello didattico e la serietà dell'istituto, chi non ce la fa è giusto che faccia altre scelte».
Ma la dirigente scolastica non ci sta: «Questo proprio non mi si può dire, sono amareggiata. Dedico sempre tempo e attenzione a chi manifesta un malessere e viene a comunicarmi le sue difficoltà: parlo con i genitori, con il ragazzo, senza pressarlo ma dandogli tempo per riflettere e fare la scelta migliore». Tra i genitori prevale l'opinione che i figli frequentino una scuola dove i professori sono preparati e s'insegna a studiare, ma concordano anche che un ragazzo non è solo cultura, capacità di concentrazione e prontezza. C'è poca attenzione all'emotività e all'affettività». Infine sono tutti un po' arrabbiati perché «costretti» a ricorrere in massa alle ripetizioni pomeridiane «In classe nostra - racconta un'altra mamma - addirittura 23 su 27». Ma per Terrinoni, fughe e brutti voti hanno una causa precisa: «l'occupazione di novembre è stata devastante. Persi stupidamente 25 giorni di scuola».
Ottima scuola
Ho finito da pochi mesi, ormai.. Questa è una scuola che lascia il segno, ma non solo perché si imparano le lingue definite "morte", o perché si studia obiettivamente molto, soprattutto per l'ambiente famigliare e caloroso.. Consiglio a tutti questo indirizzo e il mitico liceo Tasso!
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