Liceo Classico Tasso di Roma Hot
Recensione Utenti
Un vecchio liceo
MAGICO
Assemblee ben organizzate con invitati di prestigio su tematiche di attualità e, se devo dirla tutta, la parte organizzativa è più che un punto di forza: l'ho trovata davvero geniale.
Il sapere dei classici inserito con grande maestria nella quotidianità scolastica.
Palestre accoglienti.
Ambienti poco curati. Bagni poco curati.
Rispetto alla posizione del liceo nella classifica Eduscopio, una tendenza esagerata verso il relazionarsi (=creare e consolidare a tutti i costi rapporti interpersonali/sociali) e meno marcata verso la cultura e verso lo studio.
Tendenza del corpo didattico di adattarsi alla procrastinazione degli studenti e di uniformizzare il più possibile le classi.
I genitori troppo invadenti, troppo presenti a condizionare la scuola. Le diversità vengono eliminate. Con pazienza e astuzia.
Per le altre sezioni non mi posso pronunciare se non per sentito dire, ma eviterò di farlo. Per la mia sezione, invece, ho trovato la didattica approssimativa, dispersiva, lenta e ripetitiva per la maggior parte delle materie. Soprattutto incompleta. Quando mi sono accorta che si salta materia e si creano lacune o non ci si esercita lì dove l'esercizio è fondamentale, ho deciso di guardarmi intorno, nelle altre scuole, di cercare confronti. Sono stata in tutti questi tre anni la prima della mia classe; il terzo l'ho finito con la media generale del 9,50. Si potrebbe pensare, visto che sono una di quegli 'antipatici secchioni' che non hanno mai copiato nella loro vita, che fossi preparata per qualsiasi prova.
Cambiando scuola, invece, ho avuto la brutta sorpresa di trovarmi indietro con il programma per più di un terzo, di dover colmare alla svelta questa mancanza per mettermi in pari con i nuovi compagni; il 9 del Tasso nella sezione A è stato riconosciuto nella mia nuova scuola, sugli stessi argomenti, pari al 6-7-8. Quindi, sì, ribadisco, il Tasso è un liceo facile. non spaventatevi per la sua fama. Se volete une bellissima vita da liceali, qi la potete avere. Ma se il vostro interesse è, oltre alla socializzazione, il sapere, passate oltre, cercate altrove.
Il meglio fra il peggio
Voti troppo bassi che creano un'inutile ansia di prestazione.
Opinione
l'edificio.
Liceo Tasso-il mio unico anno
Grande scuola
Scuola di (troppa) eccellenza
L’ambiente è abbastanza accogliente, non mancano persone intriganti e con cui vale la pena farsi una chiacchierata (proprio per la varietà di provenienze da diverse parti della città e da diversi ambienti) e che è possibile finisca col portartele dietro per molto tempo. C’è anche da dire peró che al Tasso non è tutto oro quel che luccica.
Ambiente piuttosto buono nel campo delle amicizie, purtroppo in quello sociale generico che comprende anche i “pezzi grossi” (che poi grossi mica tanto) che se la tirano manco fossero Johnny Depp, si arriva come all’idolatrare e a sentirsi sotto certe persone che nemmeno conosci e senza che tu nemmeno lo voglia. In più con la quantità di compiti assegnata ogni giorno è difficile riuscire a coniugare anche solo il restare a pranzo fuori con gli amici dopo scuola.
Non mi sto trovando bene
Studente
Non lo rifarei
Bidelli sempre disponibili.
Tanti progetti.
Un ambiente pessimo
Gloria del passato e fallimento del presente
Altamente sopravvalutato
Il trionfo dei favoritismi
Scuola altamente sopravvalutata.
Lo studente è a malapena considerato una persona.
Preparatevi ad un liceo non particolarmente difficile, ma in grado di stressarti finché non ne puoi più.
Per quanto riguarda i coetanei, vai ad infilarti in un liceo dove più sei alternativo, più sei figo. La normalità è passata di moda.
Se dovessi tornarci... NO
Ho fatto bene ad andarmene, la vita lì, per gli studenti con voti non eccellenti, è abbastanza complicata. Nonostante lo studio a volte non sono riconosciuti gli sforzi.
Buona scuola ma troppo selettiva...
Se tornassi indietro non ci verrei, tranne che per il tipo di persone, educate e rispettose.
ARTICOLO CORRIERE DELLA SERA
Il liceo di via sicilia
Studenti, fuga dal Tasso
I motivi dell'abbandono: ansia e brutti voti. I genitori hanno avviato un censimento per capire le motivazioniil liceo di via sicilia
ROMA - Ansia da prestazione, insufficienze, frustrazione, crollo dell'autostima. Scaduto venerdì scorso il termine ultimo per trasferirsi da una scuola all'altra, è un esodo dalle scuole superiori, soprattutto dai licei classici, dove la media del quattro affolla dispettosamente trimestri e pagellini. Al celebre liceo Tasso di via Sicilia, si contano i «caduti», soprattutto al ginnasio, con una media di circa 5 per classe, ma fughe massicce si registrano anche al liceo dove, in una prima, sono «scappati» in dieci. La preside, Letizia Terrinoni, ammette: «sì, abbiamo avuto 25 studenti in più dello scorso anno che hanno lasciato la scuola, ma i motivi possono essere diversi e bisognerebbe analizzare anche in quale momento i ragazzi si sono spostati: trasferimenti di casa, di città, errata scelta del corso di studi all'inizio dell'anno».
Studenti nei corridoi del Tasso (Jpeg)
I genitori comunque sono preoccupati e qualche giorno fa, il comitato che riunisce i loro rappresentanti nei consigli di classe, ha avviato un censimento per capire in quanti effettivamente hanno lasciato il liceo e quali siano le reali motivazioni. «Mio figlio non è certo un genio - racconta Francesca, mamma di Paolo che domani ricomincerà il primo classico in una scuola privata - ma è un ragazzo serio, che s'impegna, che ha creato un buon rapporto con i compagni. Purtroppo viveva in un continuo stato d'ansia perché gli insegnanti, non hanno mai apprezzato i suoi sforzi ma sempre sottolineato le mancanze. E nel momento in cui, Paolo e altri compagni hanno deciso di andare via, la preside ha precisato frettolosamente che questa è una scuola per i più meritevoli e, per tenere alto il livello didattico e la serietà dell'istituto, chi non ce la fa è giusto che faccia altre scelte».
Ma la dirigente scolastica non ci sta: «Questo proprio non mi si può dire, sono amareggiata. Dedico sempre tempo e attenzione a chi manifesta un malessere e viene a comunicarmi le sue difficoltà: parlo con i genitori, con il ragazzo, senza pressarlo ma dandogli tempo per riflettere e fare la scelta migliore». Tra i genitori prevale l'opinione che i figli frequentino una scuola dove i professori sono preparati e s'insegna a studiare, ma concordano anche che un ragazzo non è solo cultura, capacità di concentrazione e prontezza. C'è poca attenzione all'emotività e all'affettività». Infine sono tutti un po' arrabbiati perché «costretti» a ricorrere in massa alle ripetizioni pomeridiane «In classe nostra - racconta un'altra mamma - addirittura 23 su 27». Ma per Terrinoni, fughe e brutti voti hanno una causa precisa: «l'occupazione di novembre è stata devastante. Persi stupidamente 25 giorni di scuola».
Ottima scuola
Ho finito da pochi mesi, ormai.. Questa è una scuola che lascia il segno, ma non solo perché si imparano le lingue definite "morte", o perché si studia obiettivamente molto, soprattutto per l'ambiente famigliare e caloroso.. Consiglio a tutti questo indirizzo e il mitico liceo Tasso!
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