Liceo Classico Tacito di Roma Hot
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Liceo vero
Opinione
Rettifica della mia precedente recensione
Quanti ricordi
Purtroppo ci sono persone con molte conoscenze, ed è visibile stando dentro.
La mia modesta opinione
Onestamente, nonostante mi trovi solo al secondo anno, trovo questa scuola davvero ottima. Leggo recensioni in cui ci si lamenta della difficoltà estrema, addirittura dei RACCOMANDATI, e onestamente mi sembra assurdo. In questi due anni ho avuto professori davvero esigenti, quali Moretti, Gentile, Argan, Amato, Profita... Ma sinceramente, nonostante lo stress sia molto, io credo che basti studiare con costanza e impegno per raggiungere buoni risultati. Poi è ovvio che se passi il pomeriggio a "cazzeggiare" con gli amici e non fai uno straccio di versione a casa, poi i compiti in classe abbiano esiti negativi e i tuoi voti in generale anche. Mi sembra stupido attaccare la scuola per questi motivi, perché il Classico è rinomato per la sua difficoltà, quindi se non sei pronto a gestirla scegli un altro indirizzo, o una scuola come il Dante e il Seneca in cui non si fa nulla e si ha la sufficienza assicurata. Il Tacito offre ampie occasioni di approfondimento e appassionamento a certe materie, specialmente quelle umanistiche, e ti forma come studente e come persona in modo da renderti capace di formarti da solo un'idea personale. Non è affatto un liceo politicizzato come il Mamiani o altri. Insomma, sono davvero molto soddisfatta di questa scuola per ora, perché credo che la difficoltà sia giusta e gestibile con uno studio appropriato.
La mia esperienza personale
Ho avuto in cinque anni i professori più difficili del Tacito - Argan, Gentile, Previti, Maiuri, D'acunti, Tedesco - e posso dire di essere una reduce di guerra; il Tacito vuole tanto e ti dà tanto, però posso dire che è davvero impossibile, voti che vanno al ginnasio da 1 a 6 e ricordo di aver vomitato più volte io nei bagni che le volte che sono andata a scuola senza paura. La paura che in teoria ti dovrebbe far studiare, ma che alla fine in I liceo sparisce del tutto perché sei parte integrante del Tacito e cominci a non renderti conto che quello che ti chiedono e quello che succede in classe è spesso troppo. Io sono uscita direi con il minimo, ma sono soddisfatta. Anche se se potessi tornare indietro, non mi ci risegnerei perché è stato un percorso troppo duro è difficile.
La carenza più grave
Vorrei aggiungere a quanto detto negli altri commenti, quella che per me è stata la carenza maggiore dei professori del Liceo Linguistico Tacito di Roma: non sono stati in grado di insegnare come si studia e, di conseguenza, come ci si crea un proprio bagaglio di conoscenze ed opinioni.
Con infinito stupore ho realizzato che mai hanno stimolati i collegamenti tra materie, tra letterature straniere, tra storia e letteratura, tra letteratura e filosofia, tra scienze e storia etc... nessun professore, in nessun momento ha consigliato, richiesto o stimolato la minima interdisciplinarietà o originalità.
Spesso troppo legati ai testi ufficiali, forse afflitti da problemi di tempo e risorse, hanno lasciato che lo studio di testi affascinanti si riducesse ad una noiosa necessità per arrivare alla sufficienza.
In tal modo, io credo, hanno completamente fallito il loro compito primario di educatori.
Si lascia il Tacito senza rimpianti, con qualche vaga nozione già persa nella nebbia della memoria e senza alcuna voglia di riprendere nella vita le materie affrontate per cinque anni (e in origine tanto amate).
Tutti a capo chino per il Tacito.
La mia opinione del corpo docenti è riportata nei punti deboli della scuola. Chiaramente i miei giudizi sono esclusivamente in merito al corpo docenti del VLB. Vorrei poter dire che sia un caso singolare, e così mi auguro che sia, ma il termine professore non si addice agli individui che ci hanno capitanato nel corso di questo percorso. La figura del professore è andata smarrita e si è piuttosto rimpiazzata con quella di colui che opera in nome di ciò che il nostro istituto ama molto vantarsi, ovvero l'Immagine. Questo vuol dire che, ammesso che siate non dei brillanti studenti ma capaci, dotati di intelligenza e di qualità, se risulterete dei soggetti "scomodi", giocatevi la pelle che nessuno verrà mai in vostro soccorso. Non perché vi reputino degli inetti, ma perché nessuno oserà mai schierarsi al vostro fianco, poiché questo vorrebbe dire andare contro l'autorità di altri professori o della stessa Preside, la quale a nulla tiene di più, come già detto, se non l'immagine.
Riguardo l'insegnamento che dire... Alcuni professori spiegano leggendo dal libro e pretendendo poi che gli si dica ciò che sul testo è riportato... Altri non sanno proprio perché siano divenuti professori, il caso della professoressa di arte, una signora le cui spiegazioni non sembrano avere né capo né coda; un'"insegnante" che ha svolto l'arte del novecento, più di 6 correnti, nelle ultime ore di scuola... Una professoressa di spagnolo che si crede essere intelligente per escogitare tranelli elementari nei compiti in classe, nei quali si cade non tanto per l'impreparazione quanto per l'incredulità di ritrovarsi in un liceo e dover rispondere ancora a trabocchetti infantili... Per i restanti nulla di denigratorio, sono bravi come insegnanti, meno come professori, almeno quasi tutti.
Il consiglio che posso dare agli studenti è imparare a sottostare. Questo è ciò che vuole Il Tacito, malgrado quello che vi vogliano far credere. Siate giunchi pronti ad inclinarsi al loro volere.
Forse è questo il punto di forza. Se non ne esci a brandelli sei pronto persino per Wall Street.
Tutto sommato...
Scrivo la mia opinione da (quasi) ex studentessa del Tacito. Quest'anno sono di maturità e devo dire che la sto affrontando al meglio, soprattutto grazie agli strumenti che i professori mi hanno fornito nel corso del ciclo scolastico. E' inutile generalizzare perché un determinato ambiente sarà sempre caratterizzato da persone più competenti, così come dai pressapochisti però, tutto sommato, posso ammettere di essere cresciuta molto durante questo percorso lungo e tortuoso. Questa scuola impegna, se volete uscire per prendere un caffè con gli amici e restare fuori a "cazzeggiare" tutto il pomeriggio, meglio che cambiate idea, e istituto. I sacrifici da fare sono considerevoli ma, studiando con costanza e mostrando il dovuto rispetto nei confronti di chi si ha davanti, i risultati sono soddisfacenti. Non bisogna essere piccoli geni per passare l'anno o prendere la sufficienza (questo, ovviamente, in linea di massima, perché più di un professore tende ad utilizzare una scala che va dallo 0 al 9 per quanto riguarda le votazioni, il 10 non viene preso in considerazione neanche in caso di svolgimento perfetto di esercizi o quesiti). In conclusione, la scuola è tosta, ma alla fine non è tutto sforzo sprecato. Unica pecca la preside, perché è il corpo docenti (insieme con gli alunni) che ci rimette a causa del suo comportamento.
Sembrava impossibile... ma siamo arrivati in 5°
Sto all'ultimo anno di linguistico al Cornelio Tacito e la mia è stata la prima classe della centrale di linguistico. Che dire? Sicuramente non è una scuola facile. Quindi chi ha voglia di passare il pomeriggio buttato sul divano a guardare i Simpson non è il caso che si iscriva qui. Io personalmente per riuscire ad arrivare all'ultimo anno senza debiti ho dovuto fare molti sacrifici. Per quanto riguarda i professori, non è il massimo. Ci sono insegnati molto bravi e competenti come la Gaia (Inglese), la Simonelli (Italiano), la Cortese (Matematica e Fisica) e altri sui quali è meglio stendere un velo pietoso. Durante quest'ultimo anno mi sono ritrovata a dover studiare 3/4 del programma di storia e filosofia l'ultimo mese e l'ultima parte del programma me la dovrò studiare direttamente per l'esame, poichè c'è stata finita di "spiegare" la settimana scorsa. Spiegazione che consiste nel leggere le cose che vanno studiate. Stesso problema si presenta con arte, che ha ben pensato di non fare niente per tre anni e svegliarsi nel momento in cui è stata messa come materia d'esame, pretendendo di fare un programma vastissimo in meno di tre mesi. Per questo ci è stato chiesto di venire a scuola anche dopo che sarà finita per riuscire a completare quelle che lei definisce spiegazioni (invece di prepararci per l'esame). Per rendere bene l'idea di quanto sia difficile: la nostra classe è partita con 32 alunni e, senza contare quelli che se ne sono andati per loro scelta, dal primo al quinto sono stata bocciate 27 persone (di cui 4 quest'anno non sono state ammesse all'esame). L'arrivo ogni anno di qualche studente ci ha permesso di non arrivare in 5 a fare l'esame, ma saremo comunque solo 14.
La scuola più difficile di Roma
Ho frequentato il Tacito fino al 4° anno, dopo essere stato anche bocciato al 3° anno. È una scuola che porterò sempre nel cuore, bella, piccola, pulita con gente seria e di un certo livello. I professori sono bravi e rinomati come Argan, D'Acunti, Maiuri, Raimondi ma, nonostante ciò, è una scuola troppo difficile e in pochi riescono a diplomarsi lì... e soprattutto quasi nessuno senza aver avuto bocciature e debiti (che loro danno con molta facilità). Andare avanti sembra ogni giorno più impossibile. Nonostante questo, è un'ottima scuola, forse la più buona di Roma.
Si chiama CORNELIO TACITO
Vogliono dei geni non dei ragazzi. Io sono andata via a dicembre del quarto anno: in classe eravamo tredici. Bisogna avere uno studio costante ed una media altissima. Viene frequentata da ragazzi molto bravi con famiglie molto forti alle spalle, quindi se non hai entrambe le cose, conviene andare via subito perché se no perdi l'anno molto facilmente, visto che bocciano sempre con "molta voglia".
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