Dettagli Recensione
Un diverso approccio alla vita e alla cultura
Frequentando il classico ho capito una cosa: non importa se vai male in una materia, non importa persino se alla fine non studi, ciò che fa apprezzabile uno studente è l'appassionarsi. Qui siamo tutti idealisti: ci tuffiamo nelle difficoltà più assurde, ci proponiamo i voti più alti, studiamo lingue intricate e materie pesanti; spesso il sogno è diverso dalla realtà, spesso non ci capiamo più niente, e prendiamo sfilze di 3, 4, 5; spesso non ne possiamo più e vogliamo buttare i libri fuori dal secondo piano... Eppure non possiamo fare a meno di leggere qualsiasi curiosità (su latino, greco, filosofia, storia) ci capiti sotto mano. Anche se il giorno prima avremmo giurato di voler cambiare scuola. E nessuno ti discrimina se prendi voti bassi o sembri esser finito nel posto sbagliato al momento sbagliato: aprono le porte del sapere a chiunque.
Insomma, non so se mi sono spiegata.
Forse no...
Figli di papà non ne vedo, e vengono ragazzi da tutti i dintorni di Mestre (persino da Ca' Sabbioni e da Mogliano, e poi da Mira, Marghera, Martellago...) e da tutte le "classi sociali", e veniamo trattati con uguaglianza.
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